Le 4 regole per alimentarsi nello sport

le 4 regole per alimentarsi nello sport

Il cibo è un insieme di informazioni che dice al tuo corpo come deve comportarsi. Non è importante solo quello che tu mangi e butti nello stomaco ma anche come lo mangi. Devi sapere che il tuo cibo una volta dentro diventerà una cosa sola con il tuo corpo. L’energia proviene dalla bocca, ogni cibo che ingerisci modifica il tuo corpo in qualche modo. Comunica con lui, lo influenza, lo guida. Se diventi consapevole sotto questo aspetto di comunicazione, e se impari a gestire e promuovere questo scambio di informazioni, otterrai i migliori risultati dal punto di vista sia fisico sia mentale.

Mia esperienza… all’età di 24 presi consapevolezza di quanto fosse importante l’alimentazione e acquisire delle informazioni giuste e valide per “mangiare bene e sano“. Lo compresi quando per circa 4 mesi tralasciai tutto l’aspetto alimentare e sportivo per lavoro, ma ben presto mi accorsi che feci una mossa sbagliata. Sono bastati 4 mesi per subire un crollo psico – fisico e anche mentale, è vero svolgevo orari assurdi, dormivo poco e mangiavo come mi pareva a volte solo cibo spazzatura, così imbeccai un’intolleranza e un eccessivo stress psicologico.

Mi ci sono voluti 3 mesi per riprendermi ed altri 6 per riorganizzare il mio corpo e dal li compresi l’importanza dell’alimentazione e dell’attività motoria. Come dire: dagli sbagli ci si impara…

Alimentarsi non è una gara. Mangiare lenti e consapevoli di quello che si sta mangiando è di fondamentale importanza.

La 1° regola è mangiare lentamente e in modo consapevole

Come atleta, il mio corpo richiede molta energia sopratutto sotto gara quindi, devo poter digerire nel modo più efficiente possibile per conservare energia. Questo principio è molto importante perché se ci si abbuffa e si mangia veloce lo stomaco che il secondo nostro cervello fa fatica a elaborare e quindi rallenta e se rallenta si affatica e se si affatica tutto il resto del corpo perde energia, lo stomaco non riesce ad elaborare le informazioni che riceve.

La 2° regola: dare al corpo istruzioni chiare

Che cosa voglio che faccia il mio corpo con il cibo che andrò a ingerire? Per te sarà una risposta ovvia, “sopravvivere” ma non per me!

Il corpo usa il cibo semplicemente per due ragioni: per produrre energia la quale andremo a trasformarla in energia cinetica attua a farci muovere, e nel mio caso ne consumo tantissima per far muovere le gambe a grande velocità, il cuore e il resto del corpo. Secondo, per curarsi, preservarsi e ripararsi, ovvero: sanare i danni derivati dall’allenamento, proteggersi da eventuali inquinamenti e virus in circolo nell’aria ed oggi ne abbiamo tanti e sempre più violenti come il “covid19” e ne avremo sempre di più, ma anche per rigenerarsi come pelle, ossa, muscoli, nervi e tanto altro…

Sapevi che il corpo ogni 7 anni si rigenera totalmente? Lo spiego in questo articolo: rigenera il tuo organismo

La 3° regola: mantenere un atteggiamento positivo

In questo mio blog lo spiego quasi ad ogni articolo scritto, ma lo è anche la mia professione da coach: la mente è il fattore principale per farti alzare la mattina con i giusti pensieri e vivere la vita che desideri. Ormai la scienza ha fatto passi da giganti, ed è in grado di vedere oltre quello che l’occhio umano riesce ad osservare anche se possiedi una buona vista. Ci sono stati vari sperimenti sull’acqua, uno importante fu di due bottiglie d’acqua tenute da due gruppi separati in stanze diverse.

In un primo gruppo dovevano affrontare discorsi positivi e motivazionali verso di loro e la vita, mentre nel secondo dovevano affrontare discorsi pieni di risentimenti e dolore verso di loro e la loro vita. Nella stanza sparse furono posti dei bicchieri con l’acqua, a fine esercizio testarono con il microscopio la forma dell’acqua. Da questo test compresero che l’acqua risponde emozionalmente ai nostri sentimenti e forma dei disegni specifici la foto di seguito lo dimostra.

La 4° regola: più qualità che quantità 

Nel mondo dello sport ci si crede che non avere abbastanza carburante, idratazione o sostanze nutritive ci si porta ad un esaurimento delle energie e quindi a cedere prima del risultato. Infatti ho iniziato con questa convinzione, ma poi nel tempo formandomi e testandomi, perché non sono uno che mangia molto e a volte mi meravigliavo come riuscivo a mantenere settimane dure di allenamento con un peso di 68 – 70km quando in realtà dovrei pesare intorno ai 75km o almeno era quello che secondo alcuni nutrizionisti doveva essere. In realtà no. Con il tempo mi sono accorto che il mio corpo è in grado si di avere meno forza ma riesce a conservare sul lungo termine i nutrienti, ecco perché sono più portato per gare di resistenza di endurance che di forza.

Mettere troppo cibo nello stomaco a volte non aiuta, lo stomaco riceve troppe informazioni da elaborare e smistare gli alimenti e quindi assorbe energia finchè non conclude il suo processo, ma poi ne viene a mancare dove serve, sopratutto nelle gambe per correre.

Ad ogni modo, ho imparato che è meglio concentrarsi sulla qualità di ciò che mangiamo e non sulla quantità. Mi riferisco a prodotti biologici e sani e non trasformati ricchi di conservanti e zuccheri.

Siamo quello che mangiamo, quindi dedica del tempo a informarti su questo aspetto cercando di testa il tuo corpo al cibo e non il cibo al tuo corpo.