E' facile curare il reflusso gastrico se sai come farlo.

Nel 2016 e adesso con l’inizio del nuovo anno 2017, molti soffrono di questa vasta ed inesorabile malattia, dal ragazzo già di 20-24 all’anziano di 60-70 anni. Dei numeri davvero sorprendenti visto che questa “ipotetica e banale malattia”, impatta sul nostro intestino e per la maggior parte delle volte ci fa sentire male e ci porta sofferenza.

Perché mi permetto di chiamarla “ipotetica e banale malattia“? Perché il reflusso gastroesofageo è scaturito essenzialmente dalla sola scorretta alimentazione, che nel lungo termine porta ad un dissestamento del’apparato digerente.

Se anche tu soffri di reflusso, ti chiedo attentamente, di leggere tutto questo articolo perché, nella lettura molto probabilmente scoprirai, ad intuito, dove hai sbagliato e se la causa di altre malattie che magari possiedi possono arrivare dallo sbaglio del mangiare.

Il cibo che mangi può essere o la più sana e potente forma di medicina o la più lenta forma di veleno. 

Qual’è la causa che scaturisce questo problema di reflusso?

Mi son sempre chiesto qual’è la causa che scaturisce tutta questa malattia e che sembra quasi incurabile. Per questo ci ho messo sempre di più la testa, arrivando a scomporre tutto l’apparato digerente e capire qual’era il problema di fondo che tutti non stavano curando. Ti chiedo di stare attenta negli organi che andrò a spiegarti perché sono molto fondamentali per capire tutto ciò.

Prima di affrontare i principi di una sana alimentazione e i disagi dovuti alle malattie digestive e del fegato, dobbiamo renderci conto che le “funzioni” del nostro intestino vengono prima di tutto. Perché è il processo della digestione e dell’assorbimento di quanto e come mangiamo che precede, sempre, l’insorgenza del reflusso gastroesofageo, del colon irritabile, della stitichezza, della diverticolosi, delle malattie infiammatorie intestinali e della steatosi apatica. Tutte le informazioni sono state prese da un libro di medicina.

Se sei malato, scopri prima di tutto che cos’hai fatto per diventarlo.      “Ippocrate”

Com’è fatto l’apparato digerente.

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L’anatomia dell’apparato digerente che, oltre al tubo gastroenterico (bocca, esofago, stomaco, intestino tenue, colon, retto e ano), comprende: fegato, vie biliari e pancreas.

L’apparato digerente ha il compito di introdurre, digerire e assorbire i principi nutritivi contenuti negli alimenti, eliminando i residui non utilizzabili sotto forma di feci. La sua complessità rende ragione dell’importanza e del ruolo che ha nel mantenimento del benessere dell’organismo.

 

 

  • Bocca: il tubo gastroenterico inizia con la bocca, così come la digestione di quanto mangiamo. Labbra, lingua, denti, ghiandole salivari: sono tutti elementi fondamentali per una buona digestione del cibo che consumiamo. La saliva contiene enzimi che attaccano i carboidrati e la masticazione prepara il cibo per il transito attraverso l’esofago e la successiva digestione.

 

  • Esofago: la deglutizione fa procedere il cibo già masticato lungo l’esofago che, con le sue contrazioni (la peristalsi) favorisce il passaggio nello stomaco, superata una valvola, lo sfintere esofageo inferiore. Questa valvola è importante perché normalmente impedisce che il contenuto dello stomaco possa refluire, con l’acido che lo accompagna, nell’esofago. I sintomi da reflusso gastroesofageo, così è chiamato questo problema, sono molto frequenti e fastidiosi.

 

  • Stomaco: lo stomaco è rappresentato da una sacca, con pareti muscolari, che riceve il cibo inondandolo di acido. La mucosa che riveste lo stomaco è protetta dall’acidità, che è fondamentale per la digestione e per difendere l’organismo dai batteri introdotti attraverso la bocca. Il contenuto dello stomaco da solido diventa così semiliquido, è il chimico e viene preparato per raggiungere il duodeno, superata una valvola posta al termine dello stomaco, il piloro.

 

  • Intestino tenue: il piccolo intestino, formato da duodeno, digiuno e ileo, è un tubo lungo molti metri che riempie buona parte del nostro addome. E’ deputato, principalmente, all’assorbimento degli alimenti. Nel duodeno la presenza del chimo stimola la secrezione di bile da parte della cistifellea (la vaschetta che contiene la bile) e del succo prodotto dal pancreas ricco di enzimi, pronti a digerire carboidrati, grassi e proteine trasformandoli in più piccole molecole predisposte per essere meglio assorbite dalle pareti dell’intestino ricoperte da villi. I carboidrati sono trasformati in zuccheri semplici, le proteine in aminoacidi, e i grassi in particelle più piccole, meglio assorbibili. Ciò che rimane e non viene assorbito dall’intestino tenue, procede lungo l’ileo sino alla valvola ileo-ciecale raggiungendo poi il colon, l’ultima parte dell’intestino.

 

  • Fegato: il fegato è un voluminoso organo, irrorato da molto sangue ricevuto gran parte dallo stomaco e dall’intestino. Parte delle sostanze ingerite e assimilate con la digestione, attraverso quindi il fegato, dove saranno poi in parte elaborate e depositate. Anche i farmaci, o le sostanze tossiche accidentalmente inghiottite, una volta assortiti raggiungeranno il fegato che dovrà poi eliminarli attraverso la BILE o, inviando le scorie nel flusso ematico, tramite i RENI  e le urine. All’interno del fegato il sangue arterioso e quello portale si mescolano sorrendo, attraverso particolari capillari detti sinusoidi, fra le cellule del fegato organizzate in piccoli lobuli. Ed è proprio alla superficie degli epatociti che avvengano tutti gli scambi di sostanze, alimentari e non, che sono la premessa al metabolismo dei nutrienti, dei farmaci e anche delle sostanze tossiche. Il sangue che proviene dai sinusoidi e che ha ricevuto quindi tutti i materiali e i prodotti che il fegato vuole cedere all’organismo, defluisce, per mezzo delle vene sovra-epatiche, nella vena cava inferiore che lo porterà al cuore e lasciandolo questo, attraverso il ventricolo destro, si ossigenerà nei polmoni per poi raggiungere, percorrendo l’aorta, la circolazione sistemica di tutto il corpo. Il fegato inoltre ha delle altre funzioni importanti: coagula il sangue, il metabolismo dei carboidrati, dei crassi e delle proteine, la secrezione, della bile, il metabolismo dei farmaci, dell’alcol e delle sostanze tossiche.

 

  • Pancreas: il pancreas è una ghiandola annessa all’apparato digerente, localizzata nell’addome, trasversalmente e posteriormente allo stomaco. La sua principale funzione, grazie alla parte esocrina, è quella di produrre il succo pancreatico e, con la parte endocrina, di secernere insulina e glucagone, due ormoni. Il succo pancreatico ha la funzione di digerire le sostanze arrivate all’intestino tenue, mentre l’insulina e il glucagone hanno come principale funzione quella di controllare la concentrazione degli zuccheri nel sangue.

 

  • Colon: superata la valvola ileo-ciecale, il contenuto intestinale proveniente dall’intestino tenue passa nel colon. Il colon è chiamato anche grosso intestino per il suo diametro, maggiore di quello dell’intestino tenue; attraversa tutto l’addome, come una grande U rovesciata, passa dal colon ascendente, trasverso, discendente, sigma, retto, sino all’ano. Il colon svolge la funzione principale di recuperare acqua dal chimo rendendo il contenuto intestinale via via più solido  e preparato le feci all’evacuazione. Nel colon sono presenti numerosi batteri che formano la flora batterica intestinale. Questi batteri svolgono funzioni a noi molto utili: sintetizzano alcune vitamine, limitano la crescita dei batteri dannosi e, in cambio, si nutrono delle sostanze di scarto presenti nell’intestino.

 

  • Retto: superato il tratto di sigma, raggiungiamo il retto, le feci andranno a stimolare i riflessi necessari all’evacuazione. Le feci sono composte  in buona parte da residui alimentari non digeribili, fibre come la cellulosa, ma anche la bile, (che determina spesso il colore delle feci), muco, cellule morte, batteri e acqua. Si comprende, quindi, come il processo digestivo, molto complesso ma del tutto automatico, possa incontrare problemi o difficoltà in una o più delle sue numerose tappe.

E’ facile curare il reflusso gastrico se sai come farlo

La rieducazione alimentare passa anche dalle parole, non è necessario preparare alle parole “alimentare” o “dietetico” il vocabolo “regime”. Nella corretta alimentazione non esistono restrizioni ma solo scelte consapevoli.

La nostra alimentazione può prevenire questi problemi o, in certi casi, addirittura ridurre queste difficoltà, portandoci a scoprire il piacere del mangiare per il nostro benessere.

Probabilmente mi chiederai “io seguo già una dieta normale e sana” io non la conosco ma ti informo che le abitudini alimentari che abbiamo appreso in Occidente negli ultimi cinquant’anni non sono certo salubri e la gran parte delle persone non ha neppure idea di cosa possa voler dire “mangiar sano“. In questo articolo lo spiego più in dettaglio: “Il giusto programma alimentare per una vita sana

Immagina solo pensare che da quando iniziamo a mangiare da soli fino ad una età di 70 anni, buttiamo nel nostro corpo dalle 30 alle 60 tonnellate di cibo. Pensa se tutto questo cibo non sia di qualità? Cosa accaderebbe al tuo corpo? Finirai come Homer 🙂

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Un mal funzionamento dell’apparato digerente:

  • esofago,
  • stomaco,
  • intestino tenue,
  • fegato,
  • pancreas,
  • colon,
  • retto,
  • le valvole più importanti,
  • la bile,
  • reni,

e tanto altro… La causa, sta proprio nell’evitare di mangiare tutti i cibi non genuini, trattati e industrializzati che portano tutti questi organi ad intasarsi per poi funzionare sempre poco.

Cosa succede se non intervieni nella pulizia di tutti questi organi? Ernia gastrica iatale, ernie inguinali, appendicite, diverticolite, emorroidi, colesterolo, diabete, psoriasi, allergie, intolleranze, per poi finire a quelle malattie più gravi: intasamento delle vene, infarti, scompensi, cali di pressione eccetera…

Tutti questi cibi: raffinati, la farina di tipo 00, la pasta non più di qualità, prodotti già preparati e confezionati, il pane, i dolci con la nutella, le bibite gassate, il sale, lo zucchero e tutti i prodotti industrializzati, portano il nostro apparato digerente ad intasarsi, compromettendo tutti gli organi principali.

Il benessere dell’intestino, quindi, è preliminare alla salute del nostro apparato digerente e, addirittura, all’equilibrio del nostro sistema immunitario.

Il futuro dipende da ciò che facciamo nel presente. M.Gandhi

Come risolvere il tutto? Per prima cosa hai bisogno di una pulizia interna per sbloccare tutti gli organi principali, per poi finire ad una alimentazione giusta e sana eliminando tutti i prodotti industrializzati e chimici. Solo facendo questo in termini di mesi le principali malattie scompariranno per poi scomparire tutto il resto.

Ecco il perché del titolo “E’ facile curare il reflusso gastrico se sai come farlo” perché basta solo mangiare bene e fare sport per allontanarti completamente da questa inconfutabile malattia.

Quello che ti consiglio come inizio è un programma di detossinazione e ripristino dell’organismo. Depurare e ripristinare tutti gli organi dell’apparato digerente. E lo si fa solo ed esclusivamente con dei programmi giusti e sempre con alimenti del tutto naturali e non chimici, per un certo periodo di tempo e non in un giorno.

Il corpo si NUTRE con alimenti naturali, e nello stesso tempo si CURA con alimenti naturali.

Ti consiglio di interessarti su questo programma molto ideale per il reflusso gastro esofageo: (Un programma naturale per inibire il reflusso gastrico) Per qualsiasi informazione ricordati che puoi sempre scrivermi un abbraccio 🙂