La depressione un dato storico per il 2030

 

1 Italiano su 3 la teme come il cancro.

Onda, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna ha presentato alla Camera dei Deputati il Libro Bianco sulla depressione. I dati sono allarmanti e mostrano che, dopo il cancro, è la malattia che spaventa di più gli italiani

In questo articolo pubblicato dal blog “Diariodelweb”  viene spiegato più in dettaglio tutte le ricerche fatte e le statistiche svolte su questo dato di DEPRESSIONE.

Faccio un piccolo riassunto di quanto spiega questo articolo.

La depressione un dato storico per il 2030.

Secondo l’ OMS la depressione un dato storico per il 2030, costituirà la malattia cronica più diffusa. Sono quasi 4.500.000 le persone depresse in Italia le donne, rispetto agli uomini, ne sono più coinvolte.

Quando le donne sono depresse, mangiano o vanno a fare shopping. Gli uomini invadono un altro paese. E’ un bel diverso modo di pensare.
(Elayne Boosler)

La depressione in Italia si piazza al secondo posto con il 27% dopo i tumori e il 58% la considera una “vera malattia” come quelle fisiche. Da queste ricerche svolte su una serie di pazienti si è dedotto che 1 persona su 4 la ritiene una condizione mentale che non si può capire fino in fondo e con cui si può solo convivere. Tuttavia, si ripercuote pesantemente  sulla qualità della vita stessa della persona, ed una delle principali cause di invalidità temporanea e permanente. Una condizione che ha altrettanto pesanti ripercussioni economiche e umane.

Il risultato è una somma di diversi fattori, e non una conseguenza di un fattore univoco. Secondo gli intervistati a cui è già stata diagnosticata la depressione a incidere di più sono i tumori e lo stress. Per quelle persone invece che non soffrono di queste malattie “tumori e stress”, ritengono che la depressione sia provocata principalmente da una personalità emotiva fragile a volte una scarsa autostima.

In questo articolo voglio aiutare queste persone che possono essere affette anche lievemente da questo sintomo. Sarò lungo e scriverò forse un pò troppo ma quello che andrai a leggere ti potrà far intraprendere azioni diverse già da oggi. In più alla fine di questo articolo ti darò dei link utili che ti possono servire per migliorare la tua qualità di vita.

 

Cos’è la depressione e come ci si può difendersi.

La depressione è sentirsi come sei avessi perso qualcosa, ma che non hai idea di quando o dove l’hai perso l’ultima volta. Poi un giorno ti rendi conto quello che hai perso è te stesso.

La depressione è una sofferenza insostenibile anche nelle sue forme più lievi, quando ti permette sì di tirare avanti con le tue solite attività e pure, a volte, con maggiore coscienziosità d’impegno, ma sempre dominati da un senso di grigio, quel non aver voglia di niente, quel continuo percepire la caducità o inutilità di tutto e tutti. Una sensazione di essere persi nella vita, che tutto succede a te e solo ed esclusivamente a te, che ti trovi in questa situazione perché hai sbagliato in precedenza o per colpa di qualcuno, una sensazione che tutto va contro di te.

Solo che, tutto questo lo capisce davvero solo chi c’è passato. Tipica frase pronunciata da chi ha sofferto di depressione. E’ proprio questo il guaio della depressione: che è una malattia, una malattia terribile (ma, in compenso ci diciamo subito che è curabile) che però non viene “capita”. E perciò, in percentuali enormi, scandalose, non curata o anche non curata correttamente. Anche i medici, infatti, un’elevatissima percentuale di medici, pure psichiatri, non  la “capiscono”. Altrimenti non si arriverebbe ad una tale percentuale di persone affette da depressione.

In effetti da indagini svolte dall’OMS e dall’ APA, affermano che 6 depressi su 10 non vengono diagnosticati come tali dal medico cui si sono rivolti. I consigli più citati alle persone infatti sono “si distragga, esca con amici, vada al cinema, lavora di meno, si faccia una bella vacanza”. Ma lo scandalo non finisce qui: anche quando viene prescritta una terapia, spesso questa non è corretta o per la scelta dei farmaci o per il dosaggio o per la durata.

Di depressione si guarisce! Il primo caso importante, per arrivare a questo risultato, è imparare a riconoscerla.

La depressione è una prigione dove siete sia il prigioniero della sofferenza che il carceriere crudele.

Il dottor Erickson famoso per la sua vasta carriera per i suoi libri scritti sull’ipnosi e descritto come il medico che riusciva a compiere miracoli sulle persone, di fatto che riuscisse a guarire disturbi considerati incurabili, dal cancro alla paralisi, alla psicosi era leggendario. Magia? Professione? Medicina? Qualunque cosa fosse, il Dottor Erickson era regolarmente in grado di curare condizioni mediche e psicologiche considerate inguaribili. Le persone affette da queste malattie e quindi anche da depressione, uscite dalle svariate visite effettuate da questo dottore, cambiavano la loro percezione di vedere i propri personali problemi.

Erichson si concentrava molto sul loro stile di vita e studiava affondo il loro problema per arrivare alla fonte e fargli capire dove avevano sbagliato, cambiando il modo di percepire il problema. Risultato? Le persone guarivano perché Erickson poneva il loro problema come una sfida e non come peso.

La percezione che fa percepire i problemi da un’altro punto di vista.

Già! Molte persone hanno perso la loro percezione di vita, forse per causa della loro vita frenetica, degli svariati impegni, da questo mondo che sta cambiano giorno dopo giorno e ormai capirci qualcosa è davvero difficile, e giustamente persone che non hanno un forte carattere vengono travolte da tutto questo contesto di vita frenetica, perdendo di prospettiva gli importanti valori, il loro sogno e i loro obiettivi.

Anime che vagano sulla terra…

La depressione è vivere, in un corpo che combatte per sopravvivere, con una mente che cerca di morire.

Con sincerità? Tutti ne siamo affetti, chi più  chi meno, tutti abbiamo passati questi momenti non esiste una persona che non abbia incontrato la depressione. Quello che si bisogna fare spesso è rallentare ristabilire il tutto e cioè la nostra percezione e ripartire. E’ la percezione che ti fa vedere il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Alcuni di noi in un problema posso vedere l’opportunità altre invece possono vedere una disgrazia.

Il modo in cui percepiamo le cose, determinano le nostre azioni, giuste o sbagliate che siano. Ripeto.

I pensieri che ci facciamo contro questi problemi determinano le nostre azioni.

“Il pensiero contiene la possibilità della situazione che esso pensa. Ciò che è pensabile è anche possibile”

Una delle maggiori difficoltà che le persone hanno è quella di sottovalutarsi, precisamente “AUTOSTIMA”.  Si! Molte persone perdono per strada la loro autostima, per via della loro situazione povere con poco denaro, per via a volte come detto prima della vita frenetica, ma a volte perché non riconoscono la gratitudine di quello che hanno attorno.

In che senso?

Come sappiamo non esiste un mondo oggettivo; il mondo è ciò che noi pensiamo di lui. Quindi è decisivo porsi la seguente domanda: “Che cosa penso del denaro e della ricchezza?

Prendo come esempio il “denaro e la ricchezza” perché sono una delle prime cause che possono sollecitare la depressione.

Da quello che pensate del denaro e della ricchezza dipendono il vostro conto in banca e la vostra ricchezza. Non è consolante? Non è consolante sapere che la vostra ricchezza non dipende assolutamente dal caso o da circostanze esterne, ma unicamente da circostanze interne, da quello che pensiamo. Sia nel caso ci sia molto, sia nel caso ci sia poco sul vostro conto in banca, potete comunque considerarvi ricchi.

NON DITE CHE E’ IMPOSSIBILE!!!.

Nessuno può prescrivervi che cosa dovete pensare di voi stessi e del vostro conto in banca. E fa un’enorme differenza se pensate di essere proprietari di una miniera d’oro (dentro di voi) o se vi considerate una persona povera e bisognosa.

Non dimenticate: siete liberi di pensare quello che volete. Che cosa aspettare ancora a pensare di essere i proprietari di una miniera d’oro? Oppure credere che la vostra interiorità (la vita) non valga almeno tanto quanto una miniera d’oro?.

Non ci rendiamo conto abbastanza che sia che pensiamo “io sono benestante” sia che pensiamo ”io sono povero” applichiamo sempre la stessa legge: il mondo è ciò che io penso di lui. Mettete al posto del mondo voi stessi e la frase decisiva suona così: io sono ciò che penso di me stesso.

Il consiglio migliore e che come spiegato prima il dottor Erickson adottava e il seguente:

guardate dentro di voi, in questo istante, e porvi molto seriamente la seguente domanda “che cosa ne penso della mia situazione in cui mi trovo?”  I vostri pensieri sull’argomento si tradurranno sempre in realtà.

C’è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto. C’è chi sfida i problemi e chi se li porta con se perché ha paura di farlo o perché spesso non gli viene insegnato COME FARE.

Di seguito vi riporto alcuni consigli che vi possono aiutare tantissimo e farvi cambiare il modo di percepire la vita.

  • Omnama: un portale per una crescita personale. Realizzato da Cecilia Sardeo, una persona veramente di cuore. Omnama è anche una scuola a 360 gradi dove ti puoi iscriverti con pochi soldi al mese ed essere istruito da un Team fatto di persone davvero speciali.

 

  • La profezia di Celestino: Un romanzo di James Redfiel, solo in Italia ha venduto più di 2 milioni di copie ( un antico manoscritto noto come la Profezia di Celestino. Queste pergamene, che contengono nove importanti chiavi della conoscenza, profetizzano un nuovo risveglio che ridefinirà la vita degli uomini e porterà sulla terra una cultura fondata sulla spiritualità). Un libro che darà un forte impatto sulla vostra percezione. Lo potete trovare tramite questo link che vi porterà su amazon  “La Profezia di Celestino
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