Come ho vinto 2 medaglie d’oro ai campionati paralimpici di Jesolo

Come ho vinto 2 medaglie d'oro ai campionati paralimpici di Jesolo

 

Avere un grande sogno e una visione chiara di ciò che realisticamente succederà perseguendo le tue passioni è il primo passo per conquistare il tuo successo o una medaglia nella vita.

Sì, l’ho studiato nella psicologia dello sport: una materia che mi ha sempre appassionato. Da quando ho compreso che in qualsiasi ambito della nostra vita il successo è dovuto per il 70% dalla parte psicologica della nostra mente, ho deciso di interessarmi e appassionarmi a questa materia.

Corro fin da quando ero ragazzino, quel ragazzino intraprendente che vuole scoprire nuovi ambienti e nuovi territori. Volenteroso, sempre alla ricerca di me stesso e della vita. Quando a causa di un incidente avuto a 17 anni, che mi ha portato all’amputazione di un piede e ad una frattura del tallone nell’altro, nonostante abbia passato 5 mesi su una sedia a rotelle prima di potermi rialzare in piedi, non mi sono mai abbattuto e ho cercato sempre di trovare le forze dentro di me per rimettermi in gioco.

Ed ecco che dopo due anni dall’incidente coprivo distanze di circa 10km correndo.

Comprendi che non ci sarà mai un momento e un luogo migliore di quello che stai vivendo per provare a diventare un campione nel tuo sport e nella vita.

Lo sport è stata la mia salvezza e mi ha spronato verso il successo.

Lo sport è stata la mia salvezza, in particolare la corsa, che mi ha permesso di recidere i miei limiti mentali e le credenze che mi ero imposto quando ero sulla sedia a rotelle senza una prospettiva di vita.

La corsa mi ha aiutato ad uscire da un tunnel interminabile di sofferenze e dolori per diverse volte nella mia vita. Mi ha dato sempre speranza e voglia di rimettermi in gioco, superarmi, conoscermi spingermi oltre i miei limiti.

Non ho mai smesso, ed eccomi qua, all’età di 29 anni a conquistare questo mio podio per ben 2 volte ai campionati italiani paralimpici assoluti di atletica leggera di Jesolo. Due ori: sui 1500metri e 5000metri. Qui alcuni articoli di giornale usciti  su di me:  Storie Paralimpiche LeccePrima.itma

Sì! Ho dovuto superare la depressione, il dolore, tutti problemi dovuti alla gestione della protesi, per comprendere tutti i suoi meccanismi, gestire gli infortuni, tutte situazioni da affrontare prima di salire sul gradino pi alto del podio. Ho dovuto acquisire quella giusta conoscenza di leadership e disciplina, come spiego in questo articolo: “la giusta self-leadership e disciplina per vincere nello sport”

Dame Kelly Holmes, due volte medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene del 2004 sugli 800 e 1500 metri, dice che bisogna sempre pensare in termini di possibilità: “Noi tutti avremmo realizzato molte più cose se non avessimo pensato che fossero impossibili. Un sogno non è mai impossibile, dunque, impegnati per realizzare il tuo” 

Prima di questi risultati ne ho conquistati tanti altri: ho svolto gare di 10km su strada e 3 mezze maratone, e alla mezza di Barletta sono diventato Campione Italiano con un tempo di 1h 50′. Il mio sogno era correre una mezza maratona in meno di 2 ore e cosi ho continuato sfidare me stesso fino a superare il mio tempo record. Sfidare solo me stesso perché su strada sono l’unico atleta amputato in Italia che corre distanze così lunghe e che svolge gare del campionato Paralimpico su strada.

Un’altra sfida che mi sono posto è correre la maratona di New York, che avrei voluto correre nel 2020 ma che per via del Covid19 è stata rimandata al 2021.

“I campioni non si costruiscono nelle palestre. I campioni sono fatti di qualcosa che hanno nel profondo – un desiderio, un sogno, una visione.” – Muhammad Ali

LE SFIDE CHE HO AFFRONTATO

Dopo 2 anni di agonismo sono arrivato a conquistare due medaglie d’oro e tante altre medaglie nel mondo dello sport, non solo nella corsa ma anche nel ciclismo su strada e sterrato.

Col tempo mi sono sempre di più appassionato ad altri sport e anche qui mi sono sfidato; con il ciclismo ho svolto una Randonnee di 210km, facendo il giro del Salento; ho gareggiato in diverse competizioni di Mountain bike, tra cui una delle più difficili delle Marathon in bike, che consiste in 65km di sterrato, lunghe salite, rocce, fango e anche caldo perché si svolge d’estate; adesso la sfida più complessa per me è il Paratriathlon: nuoto – bici – corsa.

lIl sogno è quello di conquistare qualche podio del Campionato Italiano Paratriathlon, uno sport molto difficile da gestire e che richiede un grande sforzo fisico.

“L’atteggiamento con cui ci avviciniamo alle diverse situazioni può determinare il successo o il fallimento.” – Peyton Manning